TERRA NEXT

Il primo acceleratore dedicato alla bioeconomia

Settembre 2024: selezionate le startup della terza edizione

Il 10 settembre ha preso avvio il terzo batch di Terra Next, con 7 startup che hanno superato una prima fase di selezione tra 191 candidature e presentano svariate soluzioni per risolvere problemi di tracciabilità di filiera, per produrre imballaggi biodegradabili a partire da sottoprodotti agricoli, ma anche per la rimozione di contaminanti tossici dalle acque industriali, o ancora, per monitorare in tempo reale lo stato di salute delle piante. Queste startup beneficeranno di un investimento iniziale complessivo da 750mila euro e prenderanno parte a un percorso di 3 mesi con base a Napoli, presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico. Inoltre, i migliori team avranno accesso a ulteriori investimenti per circa 1 milione di euro, già stanziati dai promotori.

Eccole nel dettaglio:

·         CrioPura: opera nel mercato globale del trattamento delle acque e dei reflui introducendo una tecnologia innovativa basata su idrogeli polimerici macroporosi che offrono una soluzione ecocompatibile e a basso costo per la rimozione di contaminanti tossici.

·         Farzati: mira a risolvere i problemi di tracciabilità di filiera sfruttando Intelligenza Artificiale e blockchain per determinare l'origine e la qualità dei prodotti in modo da garantire sicurezza per i consumatori e l'ambiente.

·         GenoGra: innovativa piattaforma di analisi genomica basata su grafi con l’obiettivo di democratizzare l'accesso alla bioinformatica nei settori biotecnologico, farmaceutico e clinico.

·         Immunoveg: sviluppa sistemi di coltura cellulare da linee vegetali finalizzati alla produzione di bioingredienti per i settori nutraceutico, cosmetico e novel-food.

·         Longevity Pet: sviluppa percorsi di prevenzione personalizzati attraverso prodotti innovativi e soluzioni per bisogni specifici, con l’obiettivo di garantire una vita lunga e sana ai nostri animali domestici.

·         Plantbit: ha sviluppato Bioristor, un sensore elettrochimico biocompatibile che inserito nel fusto delle piante ne monitora lo stato di salute in tempo reale, permettendo diagnosi tempestive.

·         SMUSH Materials: utilizzando una tecnologia basata sul micelio, trasforma i sottoprodotti agricoli biologici in biomateriali per imballaggi, 100% naturali, circolari e biodegradabili.

Gennaio 2024: partita la call4startup per la terza edizione

È partita il 16 gennaio la terza call per startup di Terra Next, il programma di accelerazione per startup e PMI innovative operanti nel settore della bioeconomia.

L’acceleratore, progettato su un asse temporale di 3 anni, ha ricevuto 263 candidature italiane e internazionali nelle due prime edizioni e selezionato 15 startup nelle quali ha già investito complessivamente 1,5 milioni di euro, attraverso i ticket di accelerazione.

La terza call ricerca imprese innovative che operano nei settori di Nutraceutica integrata, Circular & Bio-Materiali e Agricoltura rigenerativa. Le società interessate avranno tempo fino all’8 marzo per candidarsi.

Molte delle startup che hanno partecipato al programma hanno già dimostrato la loro validità sul mercato, attirando ulteriori investimenti. Come, per esempio, Relicta - startup innovativa che ha sviluppato un imballaggio in plastica idrosolubile, biodegradabile e compostabile, ottenuto dagli scarti di lavorazione dell’industria ittica, che ha chiuso un round di investimento pari a 500 mila euro, da parte di Scientifica Venture Capital, Terra Next e Vertis SGR, attraverso il fondo Venture 3 Technology Transfer. O ancora ExoLab Italia – impresa che ha sviluppato un sistema per utilizzare le nanovescicole vegetali provenienti da frutta e piante officinali biologiche per l’integrazione alimentare, la cosmesi e il drug-delivery, che ha visto un co-investimento da parte di Terra Next e da Scientifica Venture Capital, un fondo che investe in startup esclusivamente a tema scientifico, per complessivi 300 mila euro.

10 ottobre 2023: Demo Day di Terra Next

La mattinata del Demo Day, che si è tenuta in streaming e live presso l’Auditorium del campus di San Giovanni a Teduccio a Napoli, è stata densa di appuntamenti: ha visto alternarsi saluti e interventi istituzionali come quelli di Guido Giordano, Partner - Fondo Acceleratori at CDP Venture Capital SGR - Fondo Nazionale Innovazione, Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo e Andrea Beretta, Head of Startup&/Investment di Cariplo Factory e i pitch delle startup, che hanno potuto mostrare a investitori e pubblico la maturazione, i progressi avvenuti nei mesi dell’accelerazione e le ambizioni future.

Le 7 startup protagoniste Circular Fiber, Coffeefrom, FlavoLife, Isuschem, Kinsect, Lebiu e Real Bowl - hanno creato soluzioni eco-sostenibili per utilizzare gli scarti delle industrie alimentari e non solo (del caffè, del carciofo, degli olii esausti e del sughero), ma anche soluzioni che permettono alle persone di fronteggiare meglio le malattie, o ancora, hanno prodotto una linea di cibo fresco per cani. Una serie di proposte molto interessanti dal punto di vista del riutilizzo di scarti produttivi altrimenti destinati a diventare rifiuti.

La giornata è proseguita con incontri di networking con aziende e investitori.

Banner Report Bioeconomia - foglia astratta Banner Report Bioeconomia - foglia astratta

A che punto è la Bioeconomia in Europa? 

Scoprilo nel nono rapporto della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

Maggio 2023: avviata la seconda edizione del programma con 7 nuove startup

Si è avviata il 25 maggio la seconda edizione di Terra Next, con le 7 startup selezionate a opera della commissione di valutazione composta da promotori, advisory board e corporate partner.

Le startup, hanno beneficiato di un investimento iniziale complessivo da oltre 750mila euro e preso  parte ad un percorso di 3 mesi con base a Napoli, presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, durante il quale hanno avuto l’opportunità di crescere attraverso mentorship, formazione, networking e momenti di approfondimento frontale dedicati al consolidamento della value proposition e del modello di business, alla validazione tecnica e alla prototipazione delle soluzioni, al supporto al go-to-market e al fundraising. Inoltre, i migliori team avranno accesso a ulteriori investimenti per circa 1 milione di euro, già stanziati dai promotori.

Le startup, selezionate tra 137 candidature italiane e internazionali, hanno creato soluzioni eco-sostenibili per utilizzare gli scarti delle industrie alimentari e non solo (del caffè, del carciofo, degli olii esausti e del sughero), ma anche soluzioni che permettono alle persone di invecchiare meglio, o ancora, hanno prodotto una linea di cibo fresco per cani. Eccole in dettaglio:

·         Circular Fiber: la startup si concentra sulla produzione di farina e prodotti nutraceutici a base di scarti di carciofo. Il processo produttivo e il prodotto sono coperti da brevetto, e la farina prodotta ha un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto alle farine convenzionali.

·         Coffeefrom: dai fondi di caffè industriale prende vita un nuovo materiale bio-based e composto da fonti rinnovabili (PLA), prodotto interamente in Italia, che costituisce una valida alternativa durevole e resistente alla plastica monouso.

·         FlavoLife: è una startup fondata sulla base di oltre 8 anni di ricerche mediche traslazionali condotte dal Professor Pitari della T. Jefferson University (Philadelphia, USA) e dall'Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR di Catania sul potenziale medico dei flavonoidi, composti polifenolici contenuti nella frutta e verdura. La missione di FlavoLife è di permettere alle persone di invecchiare meglio, preservando la loro salute.

·         Isuschem: opera nel settore della ricerca e nella sintesi a livello industriale di prodotti derivati da oli esausti e non derivanti da coltivazioni destinate a oli alimentari. Grazie alla tecnologia brevettata, Isuschem converte gli acidi grassi degli oli in solventi innovativi, riducendo l'impatto ambientale dei prodotti chimici.

·         Kinsect: ha sviluppato un processo industriale per la produzione di farine proteiche per mangimi mediante l'allevamento di insetti su grande scala. Utilizzando tecnologie e brevetti proprietari, la startup mira a realizzare un modello di economia circolare che converta sottoprodotti industriali ed agricoli in alimenti a basso impatto ambientale.

·         Lebiu: si concentra sulla produzione di una gamma di materiali eco-sostenibili, dalle proprietà meccaniche ricercate (leggerezza, flessibilità, impermeabilità etc) ricavati dagli scarti dei tappi di sughero provenienti dalla Sardegna. Rispettando i tempi della natura, contribuisce a ridurre le emissioni di CO² utilizzando gli scarti dell’industria del sughero e reintroducendoli nel ciclo produttivo.

·         Real Bowl: ha sviluppato una linea di cibo fresco per cani, human grade e non-industriale dove vengono esplicitati tutti gli ingredienti. Ogni pasto è privo di conservanti ma può essere tenuto fuori dal frigo per 45 giorni. Partendo da un profilo personalizzato del cane, Real Bowl propone un regime alimentare ideale.

Gennaio 2023: lanciata la call per la seconda edizione

È partita il 19 gennaio la call4startup per l’edizione 2023 del programma, che punta a selezionare realtà innovative nel campo Nutraceutica, Circular & bio-materials e Agricoltura rigenerativa. La fase di candidatura rimarrà aperta fino al 26 febbraio. In seguito, la commissione di valutazione di Terra Next – composta da promotori, advisory board e corporate partner – selezionerà fino a 10 startup e PMI innovative che accederanno al programma di accelerazione, beneficiando di un investimento iniziale e di un percorso di 3 mesi con base a Napoli, presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II.

Il percorso si svolgerà in primavera e, a differenza dell’edizione 2022, è stato pensato in modalità ibrida, con attività operative e di networking in presenza abbinate all'apprendimento da remoto, al fine di garantire alle startup e ai founder la flessibilità necessaria e il supporto nel loro percorso di crescita.

Le startup selezionate nel corso della precedente edizione hanno compiuto un percorso di crescita molto interessante, arrivando ad ottenere importanti risultati.

Tra esse, segnaliamo Relicta, la startup che ha sviluppato un imballaggio in plastica idrosolubile e biodegradabile ottenuto dagli scarti di lavorazione dell’industria ittica, che ha chiuso un round di investimento pari a 500 mila euro, da parte di Scientifica Venture Capital, Terra Next e Vertis SGR, attraverso il fondo Venture 3 Technology Transfer.

Ottobre 2022: conclusa la prima edizione del programma con il demoday

Nella prestigiosa cornice della Apple Academy, all’interno del complesso universitario di San Giovanni a Teduccio a Napoli si è svolto l’11 ottobre il Demoday di Terra next. Davanti ad una nutrita platea in presenza e in streaming, le 8 startup hanno fatto i loro pitch, presentando la loro soluzione innovativa a investitori e aziende dell’ecosistema.

La prima edizione aveva selezionato a giugno 8 realtà operanti nei segmenti Nutraceutica, Soluzioni biobased e Agricoltura rigenerativa. Durante il demoday DND Biotech, Exo Lab Italia, FitNEes, Galatea Biotech, Iodo, Relicta, Sestre e Tomapaint, questi i nomi delle otto
finaliste, hanno potuto dimostrare la loro maturazione grazie all’accelerazione ricevuta e illustrare i loro progetti per il futuro.

Giugno 2022: selezionate le 8 startup per la prima edizione del programma con base a Napoli

Le 8 realtà innovative operanti nei settori della nutraceutica, soluzioni bio-based e agricoltura rigenerativa, a partire dal 20 giugno partecipano alla prima edizione di Terra Next, il programma di accelerazione per startup e PMI innovative operanti nel settore della bioeconomia, che si svolge nel Campus di S. Giovanni Teduccio a Napoli.  Nel corso del Selection Day del 27 maggio si erano presentate all’arena di investitori, promotori e partner, le 10 startup finaliste. La call4startup era stata lanciata a febbraio e in un mese e mezzo di apertura aveva superato le aspettative raccogliendo oltre 120 candidature da tutto il mondo.

Le tecnologie selezionate nel Selection Day spaziano da servizi di biorisanamento a sistemi nanotecnologici di delirery di principi attivi vegetali, dalle bioplastiche a nuovi materiali bio based per i più svariati ambiti industriali.

Un’alleanza importante per un settore in forte crescita

Terra Next fa parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP, nasce su iniziativa di CDP Venture Capital insieme a Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory che gestisce il programma. Questa sinergia vuole far crescere un settore già eccellenza del made in Italy, che vanta un valore della produzione di 317 miliardi di euro in Italia nel 2020. Con un valore aggiunto di 23,6 miliardi di euro, nel Mezzogiorno, la Bioeconomia rappresenta quasi un quarto del relativo dato nazionale ed il 6,7% dell’economia totale dell’area, rivelandosi quindi un settore ad elevata intensità di sviluppo per l’occupazione. 

L’obiettivo di Terra Next è quello di accelerare competenze imprenditoriali e creare sinergie con attori industriali: hanno già aderito al programma importanti realtà del territorio campano e italiano, come Pastificio Garofalo, Nestlé, Novamont e Getra.  

 

3 anni per far crescere 30 startup italiane 

Con una dotazione iniziale di circa 3,8 milioni di euro stanziati dal Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital oltre a circa 1,3 milioni di euro stanziati da Intesa Sanpaolo Innovation Center e i partners, Terra Next è progettato su un asse temporale di 3 anni. Ogni anno verrà lanciato un percorso di accelerazione di 12 settimane con base a Napoli, nel quale le startup selezionate (fino a 30 nell’arco dei 3 anni), avranno l’opportunità di crescere attraverso mentorship, formazione, networking e momenti di approfondimento frontale dedicati al consolidamento della value proposition e del modello di business, alla validazione tecnica e alla prototipazione delle soluzioni, al supporto al go-to-market e al fundraising.